ROSANGELA CAPUTO


'NTRUZZÁMU in dialetto sanlucidano significa "brindiamo!"  Il lab prende questa denominazione per indicare la convivialità tipica di sanlucido, che ha sua massima espressione durante incontri di degustazione e vino. Il menù proposto sarà: spaghetti con la mollica, trippa e patate e mustaccioli con miele di fico. I piatti per quanto tipici calabresi prendono qui un valore speciale ed unico. Ogni famiglia ed ogni paese ha i suoi segreti da svelare. Con Rosangela Caputo scopriremo come preparare un pranzo ad hoc sanlucidano e ci sarà da leccarsi i baffi! Al lab sarà presente il sommelier  Guglielmo Minervino  che consiglierà i vini più adeguati per le varie fasi del pranzo! 

A CASA BOTTINO! 

AFFETTO E CONDIVISIONE ATTRAVERSO IL CIBO
Rosangela eredita l'amore e la capacità in cucina dalla nonna Teodolina e la mamma Ortenzia, due donne per cui la cucina non aveva segreti. Non dobbiamo immaginarci un tavolo di 4 persone e le ricette a portata di mano, ma una sapienza, una creatività spinta dalle esigenze, una costanza quotidiana a ricercare e riproporre ricette  rielaborate  non per vezzo se non per necessità, perchè i commensali erano sempre tantissimi; 9 fratelli con le loro rispettive famiglie che vivevano praticamente insieme e mangiavano insieme per il piacere di riunirsi e per condivisione familiare. Da qui nasce una vera e propria tradizione culinaria della casa Caputo dove l'incontrarsi a tavola era all'ordine del giorno non solo per la famiglia ma anche per gli innumerevoli amici, ed erano tanti perchè la famiglia Caputo era per la loro caratteristica simpatica e con tanta  voglia di allegria. Alla festa della Madonna a Pollella, quartiere in cui abitavano a San Lucido, era un appuntamento fisso ormai poter degustare le loro polpette di melanzane e la loro trippa e patate che nonna Teodolina e mamma Ortenzia preparavano per tutto il quartiere. Rosangela rappresenta un patrimonio culturale culinario non di tradizione sanlucidana ma anche di storia familiare ricca di  segreti, dove l'ingrediente magico è trasmettere ancora oggi il loro tipico modo di fare festa con il cibo e di comunicare cordialità ed accoglienza attraverso la tavola.